Situata in località Dardago, comune di Budoia (PN) altitudine s.l.m. 170 mt.
Latitudine:N 46° 3' 9'' - Longitudine: E 12° 32' 23''
La
nostra area montana presenta spunti d'interesse climatico, oltreche
per la sua esposizione alle masse d'aria di varia natura,
anche
per la sua orografia unica, tipica di stampo carsico. Numerose sono le
doline e forre che contraddistinguono la dorsale prealpina,
ma
una in particolare ha spinto la nostra curiosità ad azioni
concrete. Abbiamo pensato di monitorare l'andamento termico
della
"Busa del Gias".Si tratta di una forra posizionata ad un altitudine di
mt. 1.513 e posta sull'apice inferiore di una dolina molto stretta, che
ne determina una sorta di continuazione sotterranea il cui volume
assume
un ampiezza di alcune decine di metri cubi. E' molto nota in paese in
quanto si narra che sin dai tempi in cui i pascoli alpini dell'area
budoiese venivano praticati e rappresentavano anche una delle poche
forme di sostentamento per le famiglie locali, la "Busa del Gias" si adoperava per la conservazione di derrate alimentari che altrimenti durante
il periodo estivo si sarebbero deteriorate. La nostra
curiosità verteva proprio nel testare quanto di vero ci
fosse in tutto questo. ll grafico sottostante riporta
l'andamento delle temperature del periodo che va da giugno
2016 a giugno 2017
e vengono corredate anche di foto che riportano la situazione e le
condizioni di ghiaccio e neve nei vari periodi dell'anno.
Cio che possiamo dedurre è semplicemente il fatto
che il nostro sito d'interesse si comporta proprio come un frigorifero
in piena regola. Gli estremi raffigurati nei grafici sottostanti
indicano che le temperature oscillano tre i -7,8°C ed i +3,6°C
per cui le condizioni per preservare gli alimenti ci sono tutte.
Nei mesi che vanno da novembre a marzo le temperature ovvimente
oscillano tutte su valori sotto zero ed i minimi dell'anno vengono
toccati nel mese di gennaio solitamente in prossimità di
irruzioni fredde da est di natura continentale, in questo caso la
"Busa del Gias" funzionerebbe
da congelatore. L'effetto conservativo però
doveva essere tale a partire da maggio ovvero da quando si pratricavano
gli alpeggi. Per i nostri pastori necessitava avere un posto dove
conservare gli limenti, carne prevlentemente. Da aprile a luglio le
tempertura
hanno oscillato da 0°C a +2°C in maniera crescente con lo
scorrere della primavera. Solo tra agosto e settembre le temperature si
sono attestate tra i 2°C ed i 3°C con una punta di 3,6°C
durata comunque solo lo spazio di una giornata. Si narrava che i
malghesi provvedevano ad accumulare neve al suo interno, prima che
essa scomparisse definitivamente dalle zone circostanti, in tal
modo si riusciva a mantenere ancor meglio le frigorie al suo
interno, durante l'estate. Continuando la spiegazione sull'andamento
del clima al suo interno, si nota che con l'approssimarsi dell'autunno
le temperature riprendono
a scendere sempre in modo lieve ma costante. I valori scendono sotto
zero in
occasione della prima irruzione fredda, anche se tendono a consolidarsi
appena la situazione si normalizza. A partire dalla seconda o terza
irruzione il freddo ritorna padrone della grotta e lo possiamo
constatare al formarsi di stalattiti e stalagmiti frutto delle
infiltrazioni d'acqua, che su terreno carsico scorrono tra le rocce
dagli strati superiori. Puntuale come ogni anno in un punto ben preciso
della grotta, stalattite e stalagmite si fondono per dar vita ad una
suggestiva colonna di ghiaccio che di norma raggiunge i 50 cm di
diametro e solitamente risulta l'ultimo baluardo ghiacciato che
scompare dalla grotta non appena le temperature al suo interno si
riportano sopra lo zero. Due sono le considerazioni che si
possono fare a fronte dei dati raccolti:
- 1-
La temperatura si
mantiene costante e le sue variazioni si maturano in maniera molto
lenta. Nei cambi stagionali si misura circa 0,5°C di variazione al
mese. Il clima al suo interno non risente immediatamente degli
sbalzi che avvengono all' esterno a meno che la ventilazione non giunga
dai quadranti occidentali o sud-occidentali, in quel modo arriverebbe
diretta a rimescolare l'aria all'interno della forra. Assistiamo a tal
punto, ad un repentino cambio di temperatura che dura però poco,
ovvero si esaurisce quasi immediatamente dopo che il vento smette di
spirare.
- 2-
La seconda
considerazione è diretta conseguente della prima. L'inerzia
termica è la risultante di quanto misurato in un anno di
monitoraggi. Anche quando all'esterno le temperture scendono prosisme
ai -20°C oppure in estate salgono vicino ai 25°C all'interno e,
proprio per la sua conformazione, il clima rimane costante anche se la
nostra grotta è di piccole dimensioni (meno di 100 metri
cubi).
(
Ti consiglio di cliccare sull'immagine per ingrandirla)
CONFRONTO
"BUSA DEL GIAS"-"DOLINA DEL GIAS" - INVERNO 2016-2017
Il
presente grafico mette in evidenza l'andamento delle temperature nella
fase invernale e vuole confrontare gli andamenti delle temperature
all'interno della "Busa del Gias" con quelle della vicina dolina.
In rosso
le temperature della dolina che esprimono gli sbalzi che si generano
tra il giorno e notte ma anche per gli effeti dovuti alle varie
correnti ed alla loro provvenienza. In blu
le temperature riferite al medesimo periodo misurate all'interno della
"Busa del Gias" che diversamente da quelle della dolina mostrano una
diversa inerzia.
(Ti consiglio di cliccare sull'immagine per
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